Si fa molto in fretta oggi a dire musicoterapeuta, di solito siamo di fronte a persone che hanno studiato musica e poi ne hanno fatto uno strumento terapeutico passivo… nel senso che nel proprio meraviglioso essere il terapeuta suona e l’altro ascolta…
Nella mia esperienza forse c’è qualcosa in più e lo devo immensamente a mio Fratello Rocco Chiarelli, che ha saputo accendere e mantenere sveglia la mia propensione alla musica… ma poi lo devo ai mie figli e ai bimbi con cui ho avuto l’onore di suonare.
loro mi hanno insegnato ad ascoltare…
Anche nelle disabilità mi hanno insegnato e guardare le note con gli occhi del cuore… a vederle scintillare nell’etere… e vi giuro che li dove uno spartito non riusciva ad arrivare è arrivato l’amore… l’amore ha fatto suonare arpe e violini… solo l’amore può superare le barriere e condurre i cuori all’unisono verso la condivisione…
e talvolta mi sono sentita, un piangente di gioia, direttore d’orchestra di cuori.
Gli strumenti che riparo scelgono poi la persona giusta da aiutare e ogni melodia è del tutto unica e gli strumenti che costruisco come La mia Tavola Armonica Vehuliah danno amore infinito e profondo benessere…